La prima Ferrari "di serie", virgolette d'obbligo, che ve ne pare? Bella,no?
Elegante soprattutto, diversa da come a quell'epoca erano solite essere le Ferrari, molto aggressive e dalla faccia scorbutica ma comunque belle.
Enzo Ferrari ha sempre avuto l'idea di dover proporre le sue creazioni anche a chi al volante non era proprio un asso, in effetti ci voleva non poca abilità a guidare i suoi bolidi. Con la Boano ci riuscì, "Sports Cars Illustrated" dopo la prova su strada scrisse: "è un'auto che anche le donne più ricche di femminilità maneggeranno con facilità". Nonostante ciò la Boano ebbe una vita agonistica piuttosto brillante e piena di glorie.
L'esemplare in questione ha cambiato molti proprietari tra cui una ricca donna Texana, è stata restaurata la prima volta alla fine degli anni 80in Inghilterra, il lavoro costò 115.000 sterline.
Nonostante la vettura sia uscita dalle carrozzerie Boano in colore argento metallizzato e interno Blu, durante il restauro si optò per un Blu Visone con tetto argento e interno in pelle beige chiaro con cadenzino blu per richiamare il colore esterno.
L'auto viene portata a tutti i maggiori concorsi tra cui la Mille Miglia e partecipa all'asta Brooks di Gstaad nel 1999 dove viene ceduta ad un fortunato olandese per 245.000 franchi svizzeri. Nei successivi 10 anni continua a partecipare ai concorsi di eleganza più famosi e nel 2009 viene affidata a RM Auctions insieme ad altre Ferrari della stessa collezione. Trova il suo nuovo proprietario in Theo Spooren per 401.500 dollari un collezionista belga. Nonappena arriva nelle mani di Spooren viene revisionata nell'autofficina Bonini di CadelBosco di Sopra dove il V12 viene scomposto e revisionato in ogni sua piccola parte.
Una gran Bella vettura di serie, sulla brochure c'era scritto: "vettura di serie che beneficia dell'esperienza della competizione".
Il motore è il classico V12 di 2953,21 cm3 in grado di sviluppare 220CV a 7000g/min, tre carburatori Weber da 36. Trazione rigorosamente posteriore, Cambio a 4 marce PORSCHE, ammortizzatori idraulici, sospensioni anteriori a ruote indipendenti, posteriori a ponte rigido, freni a tamburo. Tutto per una velocità massima di 230 Km/h.
Gianmaria Modugno
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