La Lancia Aurelia B24 America Spider è forse una delle più desiderabili Lancia da collezione del dopo guerra, protagonista del film "il Sorpasso" , è sempre stata un'icona di eleganza e sportività, con il suo poderoso V6 e la sua forma protesa in avanti, proiettata verso la strada , ispira velocità anche da ferma.
L'interno lussuoso ma non troppo, peso contenuto e charme la rendono una delle più belle auto di sempre, presente in ogni concorso d'eleganza, asta o libro di design che si rispetti.
L'esemplare in foto, telaio B24S-1131, è la rarissima America Spider che andrà all'asta da RM Auctions il 18 gennaio 2013 a Phoenix... Valore stimato? Tra $800.000 e $1.000.000.
Auguri a chi la porterà a casa!
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mercoledì 12 dicembre 2012
mercoledì 28 novembre 2012
1976 Claude Lelouch "C'était Un Rendez-vous" - Tra I Migliori Film dell'Automobile
Avete mai sentito parlare di "C'était Un Rendez-vous"? No???
Claude Lelouch - C'était Un Rendez-vous from Gianmaria Modugno on Vimeo.
E' un cortometraggio di 8 minuti del regista francese Claude Lelouch. Quando uscì nel 1976 fu subito censurato, non per scene di sesso o violenza bensì per le infrazioni del codice stradale commesse dal pilota durante le riprese. Mi spiego meglio, tutto ciò che vedrete nel video è stato filmato da una telecamera montata sul paraurti anteriore di una Mercedes 450SEL 6.9 che sfrecciava a tutta velocità attraverso Parigi alle cinque del mattino, non curante di semafori, precedenze e sensi obbligati.
Il sound è della Ferrari 275GTB di Lelouch, la guida è ufficialmente quella dello stesso regista, ma alcuni rumors parlano di un misterioso pilota di F1.
Il Film termina proprio con il Rendez-vous ossia l'appuntamento che ha il protagonista con la sua amata... finale romantico.
Solo pochi anni fa questo simpatico film è stato reso accessibile al pubblico. Che ragazzaccio questo Lelouch!
Claude Lelouch - C'était Un Rendez-vous from Gianmaria Modugno on Vimeo.
domenica 25 novembre 2012
Studebaker Avanti - Dalla Stessa Matita dei Distributori Coca-Cola
Gli anni 60, con il boom economico, i Beatles e la Coca-Cola , hanno partorito nuove idee e la voglia di distacco con l'epoca passata, l'esatto contrario del momento che stiamo vivendo.
Dai distributori di bibite alle auto (fra poco scoprirete il nesso…) si può notare una radicale innovazione di linee e forme mai viste prima, per l'epoca vicine alla fantascienza, talvolta anche troppo vicine!
La Studebaker Avanti è un'esempio della corsa al futuro, già nel 1961 aveva forme avveniristiche che anticipavano le linee dell'automobile americana degli anni seguenti.
La disegnò Raymond Loewy, che tra le altre cose disegnò i distributori automatici per la Coca-Cola.
Purtroppo però la Studebaker in quel periodo versava in condizioni economiche piuttosto difficili, così si cercò di risparmiare su tutto quello che "non si vede": il telaio era quello della Lark Daytona del 1953, il motore era il V8 Small Block di 4737 cm3 alimentato da un carburatore quadricorpo invertito Stromberg. La Avanti era disponibile in versione aspirata e in versione sovralimentata con un compressore centrifugo monostadio Mc Culloch. La potenza era rispettivamente di 235cv in versione aspirata e 260cv in versione sovralimentata forte di uno 0-100 in meno di 8 secondi e una velocità massima di 240 km/h.
La Studebaker produsse solo 4.643 esemplari della Avanti prima di chiudere i battenti.
I due concessionari di South Bend però riuscirono, appena dopo la chiusura, a recuperare i disegni ed i ricambi della Avanti per dare alla luce la Avanti II dotata di un motore Corvette aspirato e fu costruita in soli 909 esemplari dal 1966 al 1975.
Di tanto in tanto qualcuno, rilevando la società Avanti, tentò di farla rivivere , ma sempre con scarsi risultati.
Guardate però che begli interni!!! Indubbiamente il miglior distributore di bibite su ruote della storia!
sabato 10 novembre 2012
30th Anniversary - Mercedes 190
30th Anniversary - Mercedes 190
Solitamente MestCar non parla di automobili prodotte in un milione ottocentosettantanove mila e seicentoventinove esemplari… oggi però festeggiamo con un po' di anticipo il 30° anniversario della Mercedes W201 ossia la famosissima 190.
Fu prodotta per dieci anni, la formula era geniale: costruiamo un'auto più piccola della W123 ma non rinunciamo al comfort e alla tecnologia, Audi e Bmw ci sono riusciti! Più o meno è quello che si pensò in Mercedes quando si affidò la nuova berlina alla matita di Bruno Sacco.
C'era un nuovo cliente in vista: voleva il blasone ma non voleva acquistare un'automobile che costasse quanto il suo appartamento. Da quel momento in poi questo cliente sarà la fortuna dei grandi marchi tedeschi.
L'8 dicembre 1982 Mercedes dimostrò al Mondo che anche un'auto a metà della gamma, nel segmento economico, può vantare eleganza e contenuti esclusivi fino a quel tempo dedicati solo alle ammiraglie.
La 190 adottava soluzioni tecnologiche molto all'avanguardia come lo schema delle sospensioni posteriori detto multilink ossia un sistema di 5 bracci che ottimizzano il movimento della ruota.
All'anteriore montava sospensioni MacPherson, la trazione era come sempre posteriore e il motore anteriore. Oltre che nella forma anche nella tecnica si ispirava molto alla Classe S: sterzo a circolazione di sfere,quattro freni a disco e cambio manuale a quattro o cinque rapporti (tra gli optional l'automatico a quattro).
La 190 era anche molto sicura, basti pensare che nel ricco catalogo degli accessori vi era anche l'ABS in una delle sue prime apparizioni .
Le versioni favorite da MestCar oltre che dalla maggior parte degli appassionati sono certamente le Evoluzioni sportive della sobria ed aerodinamica berlina tedesca. La 190 E 2.3-16 fu la prima berlina vitaminizzata tra le case tedesche, M3 ed RS2 arrivarono dopo, la guerra senza fine tra vetture folli come queste comincia nel 1983.
La 190E 2.3 montava una variante sportiva del motore 2,3 Litri M102 dotato di testata a 4 valvole per cilindro (totale di 16) elaborato da cosworth capace di 185 CV e ben 230 Km/h accelerando da 0 a 100 in 7,5 secondi. La 2.3-16 era speciale sia all'interno: sedili sportivi, quattro posti che all'esterno : spoiler, cerchi in lega, alettone posteriore e passaruota allargati.
In Seguito al successo della velocissima berlina vi furono altre tre versioni: la 2.5-16 , la Evo e la Evo 2.
Quest'ultima prodotta in 502 esemplari fu introdotta nel 1989, raggiungeva i 250 km/h ed il suo motore ancora rivisitato rispetto alla versione precedente sprigionava 235cv a 7200 giri/min nella versione stradale.
Questa vettura partecipò al campionato DTM nel 1991 vincendo con al volante Klaus Ludwig. Insomma, la 190 fu una vettura fortunata dall'inizio alla fine della sua carriera.
Belle auto... non se ne fanno più!!!
Gianmaria Modugno
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lunedì 5 novembre 2012
Peel P50 - Pocket Car
Peel P50 - Pocket Car
1 metro e 34 centimetri di lunghezza, 99 centimetri di larghezza e 59 chili di peso e senza retromarcia! Non è uno scooter né una moto, è un'automobile! La Peel P50!
Prodotta all'Isola di Man dalla Peel Engineering Company dal 1963 al '64 in soli 47 esemplari.
Soluzione ingegnosa per l'epoca, lo sarebbe anche oggi vista la maleducazione del cittadino medio che usa l'automobile anche per gli spostamenti più brevi.
Due ruote davanti trainanti e una dietro il tutto spinto dal vigoroso motore monocilindrico DKW raffreddato ad aria da 50 cm3.
La P50 era in grado di raggiungere i 61 Km/h, non era il massimo della comodità e non aveva la retromarcia, certo visto il peso c'era la possibilità di parcheggiarla a mano e costava l'equivalente di circa 250 euro, ovviamente senza contare l'inflazione.
La Peel Engineering non si fece abbattere dai numeri di vendita e nel 1965 produsse la Trident, prodotta in 82 esemplari.
Peel Trident |
Peel Trident |
Quest'auto è così particolare da essere stata una delle protagoniste della serie televisiva Top Gear, Jeremy Clarkson scorrazzava nel quartier generale della BBC indisturbato grazie alle dimensioni ridotte di questa piccola vettura.
Buona Visione!
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venerdì 2 novembre 2012
Auction's Results: October 31 RM Auctions London
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