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giovedì 11 ottobre 2012

1955 Ferrari "410 S" Berlinetta Scaglietti - Una Mancata Barchetta


1955 Ferrari "410 S" Berlinetta Scaglietti








Questo capolavoro nacque per caso, da una delusione, fu l'unico di 4 telai a non diventare un'auto da corsa con carrozzeria barchetta.
Negli anni 50 c'erano ancora tante gare favolose, quelle che oggi sono rievocazioni storiche prima erano manifestazioni di velocità, di dominio di un costruttore su un altro. L'auto vincente portava a casa non solo la coppa ma la gloria nel vero senso della parola. Le maggiori case automobilistiche cercavano di piazzare i loro prototipi come meglio potevano, affidandoli ai migliori piloti in circolazione, si correva d'ovunque, dalle Alpi fino al Messico.
Proprio qui, si teneva una delle più importanti gare di tutti i tempi : La "Carrera Panamericana", 3070 km percorsi su strade semi sterrate a velocità folli! Tempi duri…
Dopo la fortunata performance della "375 Plus" nel 1954 di Umberto Maglioli si pensò bene di studiare una nuova auto che riuscisse a replicare il successo della sua predecessora appunto la 410 S.  Si partì quindi dalla 375 , si pensò per prima cosa di irrigidire il telaio, vi fu quindi accorciato il passo da 2600 a 2420 mm,la carreggiata fu allargata, furono montate 

sospensioni a ruote indipendenti con bracci trasversali e molle elicoidali  all'anteriore e un ponte  DeDion e balestra trasversale al retrotreno. Il motore era il V12 di 4962 cm3 e 380Cv doppia accensione sviluppato da Lampredi. Furono allestiti 4 autotelai 410 S numerati 0592CM, 0594CM, 0596CM  e 0598CM dove la sigla CM stava per "Carrera Messicana". Solo la 0596 e la 98 erano equipaggiate con il motore a doppia accensione da 380Cv,  le altre due dovettero accontentarsi dell'accensione singola con 340Cv.
Tanto rumore per nulla e la 6^ edizione della "Carrera" fu cancellata in seguito ad un brutto incidente alla 24 Ore di LeMans, le due  410 S (telai 96 e 98) debuttò quindi il 29 Gennaio del 1956 alla 1000 chilometri di Buenos Aires nelle mani degli equipaggi Musso-Collins e Fangio-Castellotti. Entrambi gli equipaggi furono costretti al ritiro per la rottura della trasmissione, messa alle strette dal brutale V12. Dei quattro, tre telai furono allestiti in versione Barchetta e solo uno, il 94 fu allestito dalla Scaglietti in configurazione Berlinetta., la protagonista di oggi.
La carrozzeria è  sinuosa appuntata su un telaio tubolare in modo magistrale, elegantissima, frontale affusolato e fianchi di seta che proseguono verso il muso interrotti dalle possenti branchie. La 0594CM fu consegnata in livrea Avorio con ed interno Blu nel Luglio del 1955 a Michael Paul-Cavalier,amico di Enzo Ferrari. Nei 54 anni successivi passò in tante mani, cambiò colore e poi venne riportata allo stato originale, finalmente nel 2009 si aggiudicò la Menzione d'onore per la Classe G (Vetture da corsa dei primi anni 50) al concorso d'Eleganza di Villa d'Este .
Ha cambiato di nuovo proprietario lo scorso Agosto a Monterey da RM Auction per la conveniente cifra di 6.575.000 euro.







Gianmaria Modugno